- catoniraffaele
Lavori in corso per il progetto TAAFE: inizia la fase di attuazione
Aggiornamento: 5 lug 2021
Il progetto TAAFE (Towards an Alpine age-friendly environment- Verso uno Spazio Alpino a Misura di Anziano), finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale attraverso il programma Interreg Alpine Space, mira a collegare cinque comunità locali nello Spazio Alpino decise ad intraprendere un percorso verso la realizzazione di una comunità a misura di anziano. L'ispirazione per il progetto proviene dall’iniziativa “Age-Friendly cities and communities” promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il programma “Age-friendly cities and communities” identifica nove aree, definite “domini”, su cui risulta essenziale intervenire al fine di garantire un ambiente a misura di anziano: spazi esterni ed edifici, trasporti, abitazioni, partecipazione sociale, rispetto e inclusione sociale, partecipazione civica e occupazione, comunicazione e informazione, supporto comunitario e servizi sanitari, sicurezza.
Prendendo le mosse da questo quadro, il progetto TAAFE intende mettere in pratica in ogni paese un modello operativo ispirato al co-design al fine di identificare quali domini risultino più critici a livello locale e pianificare e implementare di conseguenza alcune soluzioni adottando un approccio partecipativo, concreto e sistematico.
Elementi chiave per la concretizzazione di tale modello in ogni sito pilota sono il TRIO, composto da una persona anziana, un facilitatore metodologico e un rappresentante dell'amministrazione pubblica, e il Gruppo di Azione Locale (LAG), ovvero un gruppo di ricerca, consulenza e lavoro con il ruolo di coadiuvare il TRIO nella raccolta di informazioni e nella definizione degli obiettivi strategici e delle azioni prioritarie.
In quanto originariamente incentrata sugli incontri in presenza, l'applicazione del modello ha dovuto essere rivista a causa della pandemia COVID-19 e delle sue conseguenze (in particolare il distanziamento fisico, anche alla luce del fatto che la fascia anziana della popolazione risulta essere la più vulnerabile). Il processo di implementazione è stato pertanto rallentato e il modello è attualmente in fase di adattamento: sono al vaglio canali di comunicazione e strategie di lavoro alternative per portare avanti la valutazione dei bisogni garantendo che ogni voce venga rappresentata e tenuta in considerazione, in accordo con la cornice partecipativa a sfondo della metodologia.